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Ionesco, Eugène.

Autore drammatico, poeta e saggista francese di origine romena. Dapprima professore di francese a Bucarest, collaborò, nel frattempo a riviste d'avanguardia. Nel 1946 si stabilì a Parigi e nel 1950 esordì come autore ne La cantatrice calva, che si risolse con un insuccesso. Seguirono La lezione (La leçon) e Le sedie (1951). In queste prime pièces, I. portò a estreme conseguenze la crisi del teatro borghese, operando sul linguaggio, con deformazioni di crudele umorismo parodistico. Il linguaggio usato da I. è il linguaggio della banalità, della routine quotidiana, del ménage piccolo-borghese alienato. Le commedie partono da una situazione rigorosamente convenzionale, cara al teatro borghese: da lì, spingendo la normalità della situazione fino al paradossale, all'insostenibile, scatena una rabbiosa demistificazione dei luoghi comuni. Quella di I. è una lotta contro l'eterno borghese che è dentro di noi, quello che spunta sempre di qua e di là da ogni sovrastruttura sociale, una battaglia contro il conformismo e la ottusa cecità. Questi motivi si fisseranno nelle commedie successive, Le Rhinoceros (Il Rinoceronte) del 1959, Tueur sans gage (Assassino senza movente) del 1961, Le pieton de l'air (Il pedone volante) del 1962, La soif et la faim (La sete e la fame), Peste (1967), fino a esprimersi con accenti più gravi attraverso una simbologia che tende ad appesantire la spinta meccanica, quasi da balletto, delle prime pièces. Nel 1970 è entrato a far parte dell'Accademia Francese (Académie Française) e sono di questi anni le opere teatrali Jeux de massacre, 1970; Macbett, 1972, una riscrittura del Macbeth di Shakespeare; Ce formidable bordel, 1973 (Slatina, Bucarest 1912 - Parigi 1994).